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IL SENTIERO DEI PELLEGRINI
IL SENTIERO DEI PELLEGRINI
Da Catelli al lago di Viana (Itinerario E e 4)
-Partenza: Catelli (m 720)
-Arrivo: Lago di Viana (m.2206)
-Dislivello: m. 1600 circa
-Tempo di percorrenza: 5,30 ore
-Difficoltà: E
-Segnavia: 205, 205B, 132A
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Descrizione
La più lunga tra le gite proposte è quella che naturalmente presenta la maggior varietà di paesaggi e panorami. L’itinerario parte a monte della fraz. Catelli, ed è raggiungibile con la ripida carrozzabile asfaltata che si stacca dalla strada Mezzenile-Catelli sulla ds. presso la casa Caiolo (indicazioni per la cappella della Consolata). Dopo un tornante presso un lavatoio si alza sulla ds. la mulattiera segnalata con cartelli di legno (segnavia 205), e s’inoltra in un valloncello lasciando sulla sin. le case del Vernai. Con brevi intersezioni stradali, la mulattiera, costellata da piloni votivi, prosegue con alcuni ripidi strappi e raggiunge le case Aire. Sulla sx si notano i pendii che costituiscono l’estrema propaggine del Pian del Pin. Sempre seguendo i segni biancorossi si prosegue incrociando ancora un paio di volte la carrozzabile e, dopo un tratto ripido si tocca la baita della Gava (m. 1050), dalla quale in breve si arriva alla bianca cappella della Consolata (m. 1074, ore 1).
Subito dopo la cappella imboccare il sentiero di sinistra, che sale serpeggiando tra le betulle fino a raggiungere l’Eiretta; si prosegue sul crinale boscoso ritrovando la sterrata presso la baita dell’Adrèt (m. 1243) poco a valle delle quali si notano i ruderi di una vecchia fucina “stagionale”. Per un tratto si continua salendo lungo la sterrata; sopra le baite e la fontana della Moia (m. 1278) si riprende il sentiero che sale a destra, interseca ancora la sterrata poco sopra e la ritrova per aggirare il cocuzzolo boscoso del Grepieu, cui segue un tratto pianeggiante e l’unificazione con il sentiero 206, proveniente dal vicino alpe Belvedere. Si inizia a salire la dorsale che culmina con la testa del Belvedere (m.1618) e si prosegue fino all’alpe Pian del Conte (m.1767), al centro dei pascoli di Nuvient. Dall’alpe Pian del Conte (ore 2,15 dalla cappella della Consolata) si piega leggermente verso sin. portandosi quasi in piano lungo una sterrata verso il valico a quota 1760 m. che mette in comunicazione il vallone di Busera con quello del rio Saulera, conosciuto localmente come Col dou Porti Neu. Lasciata la sterrata, Il sentiero 205B si alza ora tra radi larici tenendosi sul versante Busera e si porta su un ripiano erboso facendosi più vago. Si passa quindi con un tratto in lieve discesa nuovamente nel vallone del rio Saulera e se ne raggiunge l’ampia conca pascoliva superiore all’alpe Saulera (m. 1977), che si tocca dopo aver superato sulla ds. il caratteristico spuntone roccioso detto “la Tour”. In questo tratto il sentiero è talvolta poco visibile tra i pascoli e non bisogna perdere i segni biancorossi. All’alpe Saulera arriva una pista sterrata proveniente dal vallone dei Tornetti: seguirla portandosi sull’ampio colle Pian Fium (m. 2067), leggendario ritrovo delle streghe delle Valli di Lanzo; bella la veduta sull’ampio vallone dei Tornetti e sul dirupato versante meridionale della Rocca Moross (m. 2135), la cui vetta si può raggiungere per un sentierino che ne percorre prima la cresta Ovest e poi il versante settentrionale. Si lascia ora la strada risalendo sulla ds. (sentiero 132A) l’ampia dorsale del monte Marmottere (m. 2192), in effetti le marmotte sono numerose nella zona), toccandone la panoramica cima e discendendo al colletto m. 2119 che la separa dal monte Ciriunda (m. 2244). La traccia prosegue a tratti poco evidente tra pascoli e pietrame sul versante meridionale (Tornetti) di quest’ultima montagna passando sulla sin. dell’ampia e tondeggiante sommità (da cui il nome), e ritorna poi ad essere più marcata raggiungendo in breve la sponda del bel lago di Viana (m. 2206, superficie mq. 21870, ore 2,15 dall’alpe Pian del Conte, 5,30 circa da Catelli). Dalle acque verde- azzurre, con una caratteristica isoletta, talvolta frequentato dai camosci e spesso avvolto dalle nebbie, il lago si trova molto vicino allo spartiacque tra la Val d’Ala e Val di Viù (colle Trelaiet m. 2224); volendo proseguire la gita sono possibili la discesa all’alpe Bianca (vallone dei Tornetti, segnavia 129 e 130), a Lemie per il passo Veilet (m. 2113, sentiero 129), a Usseglio con una lunga traversata a mezzacosta del vallone d’Ovarda e successiva ripida discesa dal colle Pianezza su sentiero ormai quasi scomparso nel primo tratto, fino all’incrocio con la via di discesa dalla ferrata di Rocca Candelera: questa era l’antica via che gli abitanti di Mezzenile percorrevano da Usseglio al rientro dal pellegrinaggio al Rocciamelone, rifacendo poi a ritroso il nostro percorso. Quelli appena citati sono percorsi piuttosto lunghi, mentre sicuramente più agevole e consigliabile è la breve deviazione che a Nord del lago (sentiero 211) conduce in 15 minuti circa al bellissimo lago di Lusignetto o lago Scuro (m. 2174, mq.22410), da cui è possibile scendere ad Ala di Stura lungo il vallone di Lusignetto.
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